Il 19 novembre scorso si è svolta all’Istituto Italiano di Cultura a Strasburgo la Giornata di studi “Ieri, oggi, domani” che ha riunito un panel di accademici e ricercatori di prim’ordine (v.si elenco dei relatori nel depliant della manifestazione). L’evento è stato organizzato dal Consolato Generale in Metz insieme all’IIC al fine di aggiornare ed estendere il quadro sull’emigrazione dalla Penisola all’Est della Francia tracciato in un convegno del 1997 promosso dall’allora Console a Mulhouse Paolo Trichilo, dal titolo: “Gli italiani in Alsazia: dall’integrazione al successo”. Convegno del quale si è provveduto a stampare gli atti e a metterli a disposizione del numeroso pubblico intervenuto.
La tematica della presenza italiana nel Grand Est è stata approcciata da più punti di vista, con un particolare focus sulla percezione che di essa ha avuto la società francese nel corso dei decenni, oltre che sulla promozione dello studio della lingua e della cultura italiana, con particolare riferimento ai Licei ESABAC. La linea di continuità fra il convegno del 1997 e la Giornata di Studi è stata invece tracciata dallo stesso ministro plenipotenziario Paolo Trichilo, che ha evidenziato l’utilità, a 25 anni di distanza, di una nuova riflessione a carattere scientifico sull’evoluzione nel frattempo intervenuta nelle dinamiche sociali, economiche e culturali della comunità italiana e di origine italiana nell’Est della Francia.
La nuova versione digitale del libro, che fa seguito a quella pubblicata un anno fa, comprende anche una prefazione di Emilio Lolli, Console Generale a Metz, nonché i commenti di Joseph Silesi, storico dell’emigrazione, e Tania Collani, dell’Université de Haute Alsace. Essa è ora disponibile anche in versione cartacea in un’edizione stampata a cura del Consolato Generale a Metz. Il volume può essere inoltre scaricato gratuitamente alla pagina: http://tiny.cc/Trichilo
La Giornata di studi è stata preceduta il giorno prima dall’inaugurazione dell’esposizione fotografica “Dalle origini alla nascita”: un suggestivo dialogo a distanza fra i paesaggi dell’Abruzzo e della Lorena ritratti e riproposti attraverso il filtro dei ricordi e delle emozioni ricorrendo alla sola tecnica analogica.
